„Věda je všem národům společná, v umění však musejí dbát vlastního charakteru.“
Zdroj: Smolka, Jaroslav & kol.: Dějiny hudby, s. 464-465
Giuseppe Fortunino Francesco Verdi byl italský hudební skladatel.
„Věda je všem národům společná, v umění však musejí dbát vlastního charakteru.“
Zdroj: Smolka, Jaroslav & kol.: Dějiny hudby, s. 464-465
Zdroj: Smolka, Jaroslav & kol.: Dějiny hudby, s. 464-465
“You may have the universe if I may have Italy.”
Avrai tu l'universo, resti l'Italia a me.
This is from Verdi's Attila, Prologue, sc. 1, but the words are by Verdi's librettist Temistocle Solera; translation from Michael A. Musmanno The Story of the Italians in America (New York: Doubleday, 1965) p. 255.
Misattributed
Io…vorrei che il giovane quando si mette a scrivere, non pensasse mai ad essere né melodista, né realista, né idealista, né avvenirista, né tutti i diavoli che si portino queste pedanterie. La melodia e l’armonia non devono essere che mezzi nella mano dell'artista per fare della Musica, e se verrà un giorno in cui non si parlerà più né di melodia né di armonia né di scuole tedesche, italiane, né di passato né di avvenire ecc. ecc. ecc. allora forse comincierà il regno dell'arte.
Letter to Opprandino Arrivabene, July 14, 1875, cited from Julian Budden Le opere di Verdi (Torino: E.D.T., 1986) vol. 2, p. 60; translation from Josiah Fisk and Jeff Nichols (eds.) Composers on Music (Boston: Northeastern University Press, 1997) p. 126
Si rinunci per moda, per smania di novità, per affettazione di scienza, si rinneghi l'arte nostra, il nostro istinto, quel nostro fare sicuro spontaneo naturale sensibile abbagliante di luce, è assurdo e stupido.
Letter to Clarina Maffei, April 20, 1878, cited from Franco Abbiati Giuseppe Verdi (Milano: Ricordi, 1959) vol. 4, p. 79; translation from Franz Werfel and Paul Stefan (eds.), Edward Downes (trans.) Verdi: The Man in His Letters (New York: L. B. Fischer, 1942) p. 345.
“Let us turn to the past: that will be progress.”
Tornate all'antico e sarà un progresso.
Letter to Francesco Florimo, January 5, 1871, cited from Francesco Florimo Riccardo Wagner ed i wagneristi (Ancona: A. G. Morelli, 1883) p. 108; translation from Charles Osborne (ed. and trans.) Letters of Giuseppe Verdi (London: Victor Gollancz, 1971) p. 169.
Gli artisti veramente superiori giudicano senza pregiudizi di scuole, di nazionalità, di tempo. Se gli artisti del Nord e del Sud hanno tendenze diverse, è bene siano diverse.
Letter to Hans von Bülow, April 14, 1892, cited from Franco Abbiati Giuseppe Verdi (Milano: Ricordi, 1959) vol. 4, p. 440; translation from Charles Osborne (ed. and trans.) Letters of Giuseppe Verdi (London: Victor Gollancz, 1971) p. 249.
Io non posso ammettere, né nei cantanti, né nei direttori la facoltà di creare, che come dissi prima, è un principio che conduce all'abisso.
Letter to Giulio Ricordi, April 11, 1871, cited from Franco Abbiati Giuseppe Verdi (Milano: Ricordi, 1959) vol. 3, p. 448; translation from Franz Werfel and Paul Stefan (eds.), Edward Downes (trans.) Verdi: The Man in His Letters (New York: L. B. Fischer, 1942) pp. 301-2.
“To copy the truth can be a good thing, but to invent the truth is better, much better.”
Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio.
Letter to Clara Maffei, October 20, 1876, cited from James P. Cassaro (ed.) Music, Libraries and the Academy (Middleton, Wisconsin: A-R Editions, 2007) p. 218; translation from the same source.